Bin Putin



 (...) Come tradurre in latino il titolo di Tolstoj? Me lo chiedo perché il latino ha una capacità molto più ampia dell'italiano di esprimere la congiunzione “e”, che può essere resa con “et”, “ac”, “atque” e con il “que” aggiunto alla fine del secondo termine, per esempio “senatus populusque”, a indicare che i due termini sono così uniti da essere quasi una cosa sola: due atomi che formano una molecola. 
Quale congiunzione avrebbero scelto Cicerone, Seneca o Tacito per unire oggi “bellum” e “pax”?
La pace non è mera assenza di guerra, è piuttosto un atteggiamento interiore, io penso sia una diversa volontà di potenza e la definisco “coraggio” nel senso etimologico di “azione del cuore”. Ma l’insegnamento pressoché unanime delle tradizioni spirituali e filosofiche è che la pace, non solo non è mera assenza di guerra, ma, per essere veramente servizio della vita e non imposizione (come la “pax romana”) o ideologia mascherata (come l'odio antioccidentale di alcuni), può essere anche presenza di guerra. In che senso? Nel senso che deve contenere in sé anche la possibilità della guerra come legittima difesa. In questo caso si ha la guerra “giusta”, contemplata unanimemente dalle maggiori tradizioni filosofiche e spirituali. Sintetizzando sapienza greca e dottrina cristiana, Tommaso d'Aquino si chiedeva se è sempre un peccato fare la guerra (utrum bellare semper sit peccatum, cfr. Summa theologiae, II-II, q. 40) e rispondeva di no a tre condizioni: legittimità dell'autorità che la conduce, giusta causa, giusta finalità. (...)

нетвойне


 "Special Military Operation"


#нетвойне, si legge “no alla guerra”

(immagine di copertina, courtesy Paolo Guzzanti)

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