«Quando si tratta di perversione, la dimensione immaginaria appare dunque prevalente». Jacques Lacan, Il Seminario. Libro IV. (1956-57), Einaudi, 1996 artwork Luciano Mastrascusa Ritualmente, dopo la mezzanotte del giorno prima delle elezioni, inizia il silenzio stampa. Sarà un fantasma d’influenza? Sarà il gemello del divieto di diffondere gli esiti dei sondaggi? Ovviamente nell’italietta smemorata, nostalgica del fascismo e del qualunquismo – entrambi difensivamente spacciati come post-ideologici - è il momento migliore per farli circolare, per strappare un consenso piccolo-piccolo in zona Cesarini. Così accreditando la vittoria di qualcuno e il soccombere di altri. E’ – questa sì – una macchina dispotica, non il Green Pass della cosiddetta “dittatura sanitaria”. Ecco i ridicoli neo-liberal, i post-libertari, gli in/credibili (alla lettera) santoni della carta costituzionale, della quale si sono sempre fottuti. Il fant