Quando Saverio "digestimola"


 

Qual è il contrario di "indigesto"? Digeribile, eupeptico, e poi  disposto in modo ordinato, e dunque "gradevole" e "leggero"? E' il caso del servizio di Saverio Paletta su Saman Abbas, con una conversazione con Hamza Piccardo, in un contesto - mai troppo semplificato - dove si parla di fatwa e di fatawi [ottimo NdR il plurale di fatwa], di Corano e di Sunna, di mondo sciita e sunnita, di subculture tribali, di matrimoni combinati o imposti, femminicidi e subcultura delle mutilazioni genitali. 

E in modo ipertestuale, critico e persino antitetico, Saverio trova il modo di lasciar affacciare il controcanto di Maryan Ismail, sufi e storica rappresentante della comunità somala italiana. Segno che la complessità può essere raccontata dialetticamente. Così se per il decano dell’Islam italiano (già segretario dell’Ucoii) la Fatwa è stato un importante segnale politico, per Maryan Ismail è stata improvvida e «pericolosa». Segno che la complessità, l'intreccio di tradizione, cultura e religione, può essere raccontata dialetticamente. Un ottimo esempio di come l'Indygesto sappia digestimolare.

Conversando con Hamza Piccardo

Una fatwa sconcertante

(purtroppo TEMPI, ora edita dalla società cooperativa Contrattempi

è testata storicamente legata a Comunione o Liberazione)

* l'apparente lapsus "o" è di Jacques Lacan

le memorabili animazioni di Fusako Yusaki

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